Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Sostegni bis. Le principali misure contenute nel decreto approvato che possono interessare gli artisti sono:
– Nuovo bonus da 1.600 euro ai lavoratori dello spettacolo, stagionali, e del turismo e, già destinatari dei 2.400 euro del primo “Decreto Sostegni”.
– Per il contributo a fondo perduto alle Partite IVA si conferma il doppio binario.
In automatico, tutti coloro che hanno già ricevuto l’indennizzo previsto dal primo decreto Sostegni, ricevono un analogo indennizzo, direttamente sul conto corrente.
In alternativa, viene introdotta – su domanda dell’interessato – la possibilità di ottenere il contributo a fondo perduto parametrato alla perdita di fatturato non più dell’intero 2020, ma del periodo primo aprile 2020 – 31 marzo 2021. La perdita deve sempre essere pari al 30%. In questo caso, dopo aver ottenuto il ristoro automatico, incasserà la differenza sul contributo spettante.
La percentuale dell’indennizzo, calcolato rispetto alla differenza di fatturato medio mensile del periodo considerato, è analoga a quella previsto dal Decreto 41/2021.
Le imprese e le Partite IVA che non hanno ricevuto i precedenti ristori, hanno diritto a un indennizzo più alto, con percentuali che vanno dal 90% della perdita di fatturato medio mensile (per chi incassa fino a 100mila euro) al 30% (per chi fatturato da 5 a 10 milioni di euro).
In base alla perdita a fine anno, è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto, previa domanda all’Agenzia delle Entrate, parametrato alla perdita 2020, verificato in base dei risultati di esercizio che spetta solo se si verifica una perdita di risultato pari ad almeno una determinata percentuale, che verrà stabilità con decreto del ministero dell’Economia, e che sarà calcolato applicando al calo dell’utile – al netto dei ristori già presi – un’aliquota che verrà stabilita da decreto stesso.
Oltre al nuovo bonus ed ai contributi per imprese e partite IVA ci sono anche altre misure:
– Il pacchetto lavoro prevede misure per tutelare i lavoratori a fine blocco dei licenziamenti ed agevolare le imprese nella loro ricollocazione;
– Sono presenti altre quattro mensilità di Reddito di Emergenza da giugno a settembre e 26 settimane di cassa integrazione fino al 31 dicembre per aziende con riduzioni di fatturato almeno del 50%;
– Nuovo contratto di rioccupazione, volto a incentivare l’inserimento dei lavoratori disoccupati nel mercato del lavoro – è a tempo indeterminato ma incentivato (ad esempio con esenzioni contributive), e prevede un progetto di reinserimento (al termine del quale si può recedere dal contratto;
– L’istituzione di un fondo per l’adozione di misure urgenti a sostegno delle famiglie vulnerabili;
– Viene esteso a fine giugno lo stop alla ripresa della riscossione per i contribuenti;
– Nuove agevolazioni per l’acquisto della casa per i giovani fino a 35 anni, con lo sconto sulle imposte di registro e la garanzia dello Stato all’80% in presenza di determinati requisiti ISEE.
Oltre a questi interventi, tra le misure inserite nel nuovo decreto, ci sarà anche “il prolungamento della Naspi” che “fino alla fine dell’anno non avrà il dècalage”. Questo vuol dire, in pratica, che la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego dopo il quarto mese di fruizione verrà erogata senza riduzione progressiva mensile del 3%. Di conseguenza, i disoccupati che stanno percependo la Naspi nel 2021, per tutto l’anno, continueranno a ricevere gli importi spettanti in assenza di tagli e/o decurtazioni. Il decreto Sostegni bis comunque non ha, di fatto, cambiato le regole relative alla percezione della Naspi e ai suoi importi in maniera irreversibile. La sospensione della riduzione progressiva dell’indennità a partire dal quarto mese di fruizione, infatti, vale solo per il 2021.